San(r)emo famosi

Benvenuto Sanremo 2024. In un’epoca dominata dai social media, dove il «popolino» giudica e commenta ogni aspetto della vita, ci si chiede cosa sarebbe successo se fossero stati proprio loro a selezionare i cantanti o i gruppi musicali al festival. E cosa sarebbe accaduto se la decisione finale del vincitore fosse stata affidata a loro anziché alla più qualificata giuria demoscopica. Molto probabilmente, martedì 6 febbraio, sul palco dell’Ariston avremmo assistito all’esibizione de «La mia Banda Suona il Gong» composta da alcuni esponenti della giunta comunale di Biella e guidata dal sindaco Corradino. E, dulcis in fundo, sabato 10 febbraio, la palma del vincitore sarebbe stata assegnata proprio a loro.
Purtroppo, invece, il festival più amato dagli italiani non ha potuto soddisfare i nostri desideri. Sì, perché nella cittadina divenuta famosa nel corso degli anni per il tessile, sognare di vederli partecipare a Sanremo avrebbe dato nuovo impulso turistico al nostro territorio. Non che il Biellese sia poco conosciuto turisticamente, anzi. Grazie ai numerosi arrivi da tutta Italia e dall’estero, i negozi del centro stanno lavorando così tanto che spesso sono costretti a chiudere le serrande prima del previsto, impossibilitati a soddisfare le richieste dei numerosi clienti.
E allora, visto che lo pseudo gruppo musicale non ha avuto la possibilità di esibirsi in TV e sul palco della Riviera di Ponente, «La mia banda suona il gong» sarà costretta – almeno fino a inizio giugno – a suonare in città.
A differenza di Nilla Pizzi, che vinse nel 1951 il Festival con «Grazie dei Fior» una canzone agrodolce che metteva in evidenza la complessità delle emozioni legate all’amore perduto, (apprezzando i ricordi ma accettando anche la necessità di dire addio senza nutrire rancore), i nostri ‘musici’ saranno obbligati a rivedere il testo della canzone rispetto al passato, perché il pubblico che avranno di fronte sarà attento e interessato. Un po’ come il pubblico della trasmissione Pomofiore, che ai dilettanti lanciava pomodori e, per i più bravi, intesi come i meno peggio, lanciava fiori.
Se sono rose, fioriranno, altrimenti – visto che Sanremo è sempre Sanremo e Biella è sempre Biella – la musica non cambierà. E pur non avendo avuto la possibilità di partecipare alla manifestazione canora, potranno sempre vantarsi di essere stati famosi. Perché a Biella – fischiettando «Grazie dei fior» -, tutti li hanno conosciuti e benché non parlino d’amor, se dovesse andare male gli diranno addio senza rancor.

Nell’immagine, mentre Cristiano Gatti e Simone Barazzotto sono protagonisti al Festival di Sanremo, l’assessore allo spettacolo Massimiliano Gaggino si esibisce in città con il gruppo «La mia banda suona il gong…» con gli assessori Gabriella Bessone, Isabella Scaramuzzi e Gigliola Topazzo. Corradino, intanto, per paura di perdere la «palma» batte il tempo a colpi di gong.

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