L’onorevole ha in testa la Costituzione
L’ultima volta che l’abbiamo incrociato, il sottosegretario quarantasettenne Andrea Delmastro delle Vedove era nascosto dietro le tende della sede dei ‘Fratelli’ in via Italia a sbirciare: da un lato l’ex premier Matteo Renzi entrava da Giovannacci per dileggiarlo circa il coinvolgimento nel caso del pistolero di Rosazza e, dall’altro, i suoi sodali che davanti alla farmacia Servo inscenavano un circo arabo. Lui, infatti, ama mettere in prima fila i seguaci e dirigere il traffico dietro le quinte. Un po’ come ha fatto di recente per l’‘affaire Cospito’ con l’amico Donzelli al quale ebbe a rivelare il contenuto riservato di chiacchiere da galera. Avvocato dalla lingua sciolta e velenosa ha fatto carriera all’ombra di Giorgia ‘sono una donna, sono una madre, sono cristiana’ che lo manda spesso in tivù a litigare, ma ha maturato esperienze di base a Palazzo Oropa e nel partito che lo ha cresciuto fin da quando aveva i calzoni corti accanto al padre, Sandro, già deputato. Giorgia lo ha messo nella squadra di governo – si disse – per ‘sorvegliare’ il Guardasigilli Nordio che, per il vero – come fa notare Monsù Ramela -, per l’eterogenesi dei fini ha invertito i ruoli diventando lui il controllore del sottoposto a na fà pù che Bertòldo.
[r.a.]
Nell’immagine, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e monsù Ramela sono ferrei difensori della Costituzione