Colombo e Quaregna

La Fondazione CrBiella nelle loro mani è al sicuro

Non l’hanno visto arrivare. E’ un’espressione mutuata dalla politica che calza a pennello al nuovo presidente della Fondazione Crb. Dopo due personalità carismatiche, come Luigi Squillario e Franco Ferraris, il compito che attende Michele Colombo non è semplice. Monsù Ramela ne avverte le difficoltà e sommessamente ricorda al nuovo inquilino della ex Villa Poma che i suoi predecessori hanno fatto tesoro delle esperienze professionali e dell’impegno civile. Attenzione al territorio e fermezza nelle decisioni. In ogni consesso, la responsabilità è solo apparentemente collettiva. La politica è debole, non solo a Biella, e alcune delle incombenze che dovrebbe svolgere, le trasferisce, per scelta o per necessità, alle fondazioni. Viene meno, in alcuni casi, la collaborazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e società civile. La sinergia non è solo una bandiera da sventolare nei convegni. Richiede pazienza, costanza e obiettivi precisi. Come accade per i vini, che Colombo conosce bene, per ottenere un prodotto di qualità a venta trové la quadra tra le varie caratteristiche organolettiche. Il segretario generale, Andrea Quaregna, che di esperienza ne ha da vendere, lo aiuterà nella ricerca di percorsi migliori.

[m.m.]

Nell’immagine, il presidente Michele Colombo detiene il forziere della Fondazione CrBiella e, assistito dal direttore generale Andrea Quaregna, ne fa buon uso

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