La banda dei candidati

In Comune e in Regione ce le cantano e ce le suonano

La tradizione delle bande musicali risale fin dall’epoca napoleonica. Nel Biellese, la prima nacque a Candelo – Villa nel 1813. Ma fu solo nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi del Novecento che si vide l’affermarsi di numerose bande musicali, come quelle di Cerrione (1881), Cossato (1898), la Banda Musicale ‘Giuseppe Verdi’ a Biella, la Società Musicale Vandornese (1912) e la Società Musicale di Biella – Piazzo nel 1922.
Ad oggi, le bande musicali sono una decina: oltre a Biella, sono presenti quelle di Candelo, Cavaglià, Cerrione, Coggiola, Mottalciata, Salussola, Tavigliano, Valdengo e Viverone. Più una. Quella dei nostri politici locali, che pur senza conoscere una minima partitura, ogni giorno tentano di suonarcela e cantarcela, riuscendoci non proprio bene.
Noi, per non saper leggere una nota sul pentagramma – monsù Ramela avrebbe voluto imparare a suonare uno strumento ma non aveva un gran orecchio – abbiamo tentato di metterli insieme. Facile assemblare l’orchestra, quasi impossibile ascoltare una melodia senza stonature. Ognuno, in questa ‘filarmonica bestiale’, ha suonato la musica che voleva. E non era il ballo del qua qua come è andato in onda a Sanremo.

[m.p.]

Nell’immagine, Monsù Ramela balla a tempo di musica grazie alla ‘filarmonica bestiale’ composta da: Corradino, Gentile, Remorini, Bruschi e Foglio Bonda candidati al Comune. Mosca, Chiorino, Caucino e Chiola in Regione

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