Roberto Pella

Quando porti un cognome impegnativo

Immaginate di chiamarvi Leopardi ed essere un illetterato completo. Oppure Fermi e non capire niente di fisica. O ancora Caruso e non saper articolare due note. Certo, nessuno è responsabile del nome che porta e il fatto che qualcuno prima di noi, con il nostro stesso cognome, abbia mostrato un talento particolare in una qualche materia, non ci obbliga a tentare di ripeterne le imprese. Non è così per il ragionier Roberto Pella (soprannominato Fiorello), che portando lo stesso cognome del senatore Giuseppe (ex presidente del Consiglio dei ministri, succeduto ad Alcide De Gasperi, e più volte ministro), ha fatto della politica il suo leitmotiv.
Più volte sindaco di Valdengo, deputato, vicepresidente vicario Anci e coordinatore regionale di FI, deve la sua notorietà politica a Silvio B, che, a differenza di Giuseppe, era di altra statura. Pella, però, un primato lo detiene. Oltre ad aver scimmiottato Papa Giovanni XXIII con la frase: ‘quando tornate a casa, date una carezza ai vostri bambini e dite che è la carezza di Roberto’, è il deputato più ricco tra i colleghi del Piemonte: il suo reddito complessivo nel 2022 ammonta a 328.181 euro. Per dirla nella simbologia dei fiori, Pella è paragonabile al ranuncolo (fiore simbolo della ricchezza) a differenza della ‘compagna di partito’ Isabella Scaramuzzi, che occupandosi del sociale è più simile al bucaneve. Ognun a l’ha ‘l sò fior.

[m.p.]

Nell’immagine, Roberto Pella e Isabella Scaramuzzi entrambi esponenti di Forza Italia sui fiori hanno gusti differenti…

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