Quei «Tú sí que vales» della politica
Era il 28 marzo quando abbiamo pubblicato l’ultimo articolo della rubrica «Il PortaZizzania». Durante la campagna elettorale, fino alle elezioni di giugno, avevamo deciso di ammainare le vele: primo, per non cascare nel tranello di fare da sponda alla politica; secondo, perché, con 355 candidati al consiglio comunale di Biella, qualcuno sarebbe finito involontariamente sotto le nostre grinfie. Ora che tutto è compiuto, riprendiamo il viaggio proprio da quei 355 candidati, che a Biella sono scesi in campo. Alcuni di loro hanno ottenuto grandi consensi; altri, purtroppo, non hanno raccolto neppure un voto. E volete sapere quanti sono? Sessantasei, pari al 18,9%. In 27 hanno preso un solo voto (il loro?). La miglior performance dei «Tú sí que vales» che neppure si sono votati l’hanno fatta l’Unione di Centro (18 su 23 candidati), il Partito Comunista Italiano (14 su 23) e Nova Bugella (10 su 23). Da giorni Monsù Ramela continua a domandarsi: «ma matòc, l’era pròpi ‘l cas da candidesi?»
Con la chicca ant ël dialët ëd Bièla tradotta da Andrea Di Stefano – Autore di: «Leĝe e scrive ‘l piemontèis. Gramàtica e antologia dla lengua piemontèisa e dël dialët ëd Bièla»