Biella: tra storia e futuro, ha finalmente la sua agorà
Nel documento Incontro Biella tra passato e futuro di Zappalà emerge una questione irrisolta: la mancanza di un vero centro nella città di Biella. Zappalà osserva che, sebbene vi siano numerosi centri storici tra Piano, Vernato e Piazzo, manca un’area ben definita che possa fungere da centro aggregatore per i Biellesi, integrando servizi, negozi, trasporti, svago e natura. Questo centro, secondo lui, non può che essere Piazza Vittorio Veneto, a est dei Giardini Zumaglini, recentemente risistemata grazie ai fondi del PNRR. In questo modo, il risultato degli ultimi cento anni di crescita urbana sarebbe in linea con le riflessioni sviluppate dai piani regolatori del 1941 e del 1951.
Monsù Ramela è convinto che la scelta dell’ex assessore sia stata lungimirante, ricordando che, all’inizio degli anni Cinquanta, in quell’area transitava la linea ferroviaria Biella-Santhià, che rappresentava un ostacolo (efficacemente definito ‘cintura di ferro’) all’espansione urbanistica e alla circolazione dei veicoli pubblici e privati, poiché le sbarre dei passaggi a livello di via Cottolengo e del Vernato erano frequentemente abbassate. Nonostante ciò, quella piazza era un punto d’incontro per la città. Ora che la piazza è stata risistemata e arredata dal nuovo assessore Franceschini, i Biellesi possono finalmente tornare a sostare sulle panchine bollenti di fronte agli spazi vuoti dell’ex Standa, fare un giro sulla giostrina o una passeggiata in sicurezza negli ampi giardini, sebbene siano stati spogliati di alcune piante per fare spazio alla pavimentazione, e recarsi a fare la spesa al centro commerciale, prima di gustarsi un gelato. Tuttavia, per quanto riguarda servizi, trasporti, negozi e natura, bisognerà ancora attendere. Intanto, in via Italia i negozi chiudono e le feste continuano a svolgersi in Piazza Martiri della Libertà, dalla parte opposta della città, a pochi passi da Piazza Duomo.