Dopo sette secoli diventerà centro per l’impiego
Nel XV secolo, l’edificio a tre piani aveva un portico con cinque grandi archi in mattoni, chiusi durante l’ampliamento rinascimentale. Conserva due colonnine in laterizio e finestre murate con decorazioni. La parte su Piazza Cisterna fu aggiunta dai fratelli Dal Pozzo nel Cinquecento, con una facciata rinascimentale. Ai lati dell’androne ci sono due sale affrescate, una con raffigurazioni visibili. Al primo piano si trovano un grande salone con camino del XVII secolo e una saletta, entrambe con soffitti a cassettoni e affreschi. Per cinque secoli fu sede del Comune di Biella. Nell’Ottocento divenne opificio, poi caserma e Archivio di Stato. Oggi appartiene alla Regione Piemonte, che grazie a un finanziamento di 12 milioni di euro, voluti e ottenuti dall’assessore regionale all’Istruzione e al Lavoro Elena Chiorino, dopo le elezioni di giugno 2024 vice presidente della Regione, diventerà una sede sdoppiata del Centro per l’impiego per i servizi dedicati all’Accademia di Filiera e ai flussi incrementali; una sede per il sistema degli ITS Piemonte che oggi sforna a Biella tecnici per il mondo tessile, con laboratori, spazi creativi e stanze interattive e multimediali aperte alla conoscenza dell’intera rete ITS con tutte le sue specializzazioni.