Palazzo Ferrero

Il polo culturale della città di Biella

Costruito tra il XV e il XVI secolo dalla famiglia Ferrero, l’edificio faceva parte di un’unica proprietà insieme a Palazzo La Marmora, la Chiesa di San Sudario e Casa Braja. Dal 1833, passò alla famiglia La Marmora e subì diversi cambi di destinazione d’uso: sede degli uffici dell’Intendenza, fabbrica di tessuti e tintoria, stabilimento idroterapico e caserma.
Negli anni ‘70 del secolo scorso, il Comune di Biella, attuale proprietario, ne avviò il recupero, destinando alcuni spazi alle associazioni culturali del territorio. Dal 17 marzo 2017 le ha affidato la gestione all’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) «Palazzo Ferrero Miscele Culturali» nata con l’obiettivo di fare di questo luogo un polo culturale della città. Chi visita Palazzo Ferrero non può non restare ammagliato dalla torre ottagonale, parte del palazzo signorile di Sebastiano, ministro ai tempi di Ludovico il Moro. Questa torre, costruita non per scopi difensivi ma per abbellimento, permetteva di ammirare il paesaggio e, secondo la leggenda, le guglie del Duomo di Milano.
In seguito, il palazzo divenne un elegante stabilimento idroterapico e stazione climatica, dotato di moderne attrezzature, tra cui apparecchi di idroterapia e vasche in porcellana importate dall’Inghilterra. Frequentato da ospiti illustri, chiuse nel 1902 per decisione della Marchesa d’Harcourt, a causa di difficoltà finanziarie.

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