Un viaggio nella storia rinascimentale
Da otto secoli è la casa dei Marchesi Ferrero della Marmora, e a custodirne le memorie è Francesco Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (con la moglie Silvia Marsoni) al quale il Palazzo è giunto per via ereditaria. Con il vicino Palazzo Ferrero, oggi di proprietà comunale, faceva parte di un’unica proprietà che comprendeva i palazzi Ferrero di Masserano, Ferrero della Marmora, la chiesa della Confraternita del Santo Sudario e Casa Braja. E’ un esempio di Casa Museo che ha conservato nei secoli una sua unicità dal punto di vista architettonico ma anche documenti, arredi, quadri che vengono mesi a disposizione degli studiosi e che il pubblico può ammirare con le visite guidate. L’archivio di famiglia è conservato nell’Archivio di Stato – trasferito nel 1998 dalla sede di palazzo Dal Pozzo della Cisterna, al Piazzo, in via Arnulfo, adiacente al Museo del Territorio. Nelle stanze della nobile dimora sono vissuti personaggi entrati nei libri di storia patria. Tra i più noti: Sebastiano Ferrero (1438-1519), generale delle Finanze del Ducato di Milano nel 1500; l’ambasciatore Filippo Ferrero della Marmora; Leon Battista Alberti; Guglielmo Alberti e Raffaella Argentero di Bersezio. Quest’ultima è raffigurata in una grande tela del pittore Pietro Ayres (datata 1828), che la ritrae con due nuore, una nipote e dodici dei suoi sedici figli, tra questi i quattro Generali che contribuirono all’Unità d’Italia: Alessandro, Alberto, Carlo Emanuele e Alfonso. Nello scorso mese di Giugno è stato presentato, in una conferenza stampa, il progetto di restauro dello storico giardino del Palazzo che consente di restituire alla città di Biella la visibilità del Ninfeo – realizzato a cavallo tra ‘500 e ‘600. Con i terrazzamenti, nei quali saranno messi a dimora antiche varietà di meli, il Ninfeo potrà essere visitato a partire dal 2025.