Camel Trophy

Buche? A lamentarsi a ‘cangia gnente’

Dopo le piogge degli ultimi giorni la città si è risvegliata tra buche profonde e avvallamenti. Le strade, malconce, diventano l’epicentro delle proteste degli automobilisti che, come in una commedia stradale, li vede costretti ad evitare le voragini come ostacoli in un videogioco. Monsù Ramela, che raramente utilizza l’auto e solo ‘për andè a fé la speisuna’, ieri dopo aver centrato l’ennesima buca è sobbalzato: ‘basta, as pöl pù nën viagé për la stra’. Da domani – ha raccontato ai suoi amici al bar – non utilizzerà più l’auto in città. Per acquistare quel poco che gli serve, si recherà al negozio sotto casa, perché gli costa meno rispetto a far riparare la vitüra. Questa volta, però, pur rimanendo dalla parte del Ramela, non ce la sentiamo di puntare il dito e addossare la colpa a Comune e Provincia. Per alcuni motivi. Primo, perché la quantità d’acqua caduta è stata davvero tanta; secondo, perché perderemmo altro tempo inutile. A la fin a cangia gnente.

Con la chicca ant ël dialët ëd Bièla tradotta da Andrea Di Stefano – Autore di: «Leĝe e scrive ‘l piemontèis. Gramàtica e antologia dla lengua piemontèisa e dël dialët ëd Bièla»

Lascia un commento

Scroll to top
error: Non sei autorizzato a stampare l'anteprima di questa pagina. Grazie